L’inizio dell’anno

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LA SPERANZA FA PARTE DELL’UMANO, COSÌ IMPARIAMO A VINCERE IL TEMPO

Non è un atteggiamento esclusivamente cristiano, ma è presente in tutte le civiltà. Da sempre avvertiamo la magia dell’inizio di un anno, la poesia del ricominciare. 

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Inizio dell'anno [PDF] 

C'è sempre un che di magico e di fatato all'inizio dell'anno, l'umanità l’ha avvertito da sempre e per questo ha configurato quello straordinario rito di passaggio che sono l'ultimo e il primo dell'anno, la notte più rumorosa e la mattina più silenziosa di tutte, un’accoppiata di frastuono e di silenzio che non ha eguali nel resto dell'anno e che coinvolge tutti gli esseri umani, di qualunque strato sociale o livello culturale essi siano. Che senso ha tutto ciò? È la poesia del ricominciare, dell’avere a disposizione un tempo del tutto nuovo in cui si può essere diversi, migliori, magari persino più buoni. Non c'entrano nulla la fede e la religione, si tratta qualcosa che viene prima, che è più profondo, più primordiale, e che ha a che fare con la nostra relazione col tempo. Il tempo: quel mistero dell'essere che, come diceva Giordano Bruno, “tutto toglie e tutto dà”. “Tutto toglie”: un anno è passato e non tornerà più, se n’è andato dove sono finiti tutti gli altri, in quell’antro senza fondo che chiamiamo passato. “Tutto dà”: un anno è intatto davanti a noi con la sua distesa dei giorni e le loro promesse, in quel tunnel che forse ha una luce là in fondo forse no che chiamiamo futuro. Ma come rapportarci a questa distesa dei giorni con le loro promesse, che è poi il tempo della vita che ci rimane da vivere, e che non sappiamo quanto lungo sarà? …

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Laboratorio di Etica 2025 – La coscienza

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Torna al Mast.Auditorium di Bologna il Laboratorio di etica di e con Vito Mancuso.

Settima edizione – 2025: La coscienza

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Un ciclo di quattro lezioni con ospiti dal 20 gennaio 2025. Aperte le vendite dei biglietti da lunedì 23 dicembre

Il Laboratorio di Etica di Vito Mancuso nasce dal bisogno, oggi più che mai attuale, di comprendere la realtà nella quale viviamo. Dopo Le Virtù nel 2019, I Maestri Spirituali nel 2020, La Pandemia nel 2021 e Guerra e pace nel 2022, I miei principi morali nel 2023, Il Super-Ego nel 2024, Vito Mancuso torna a Bologna negli spazi dell’Auditorium della Fondazione MAST con un ciclo di quattro lezioni dedicate alla coscienza.

«Se c’è un fenomeno che più di ogni altro suscita meraviglia al solo pensarlo, questo è la coscienza. Che cos’è, realmente, la coscienza? Coincide con il nostro cervello, oppure tra cervello, mente e coscienza esiste una differenza? Com'è possibile che dalla materia del cervello scaturisca l’energia immateriale e intelligente che costituisce la coscienza? E come si fa, eticamente parlando, a custodire la coscienza, a nutrirla, a renderla sempre più vigile, acuta e responsabile?».Vito Mancuso

Il settimo Laboratorio di Etica discuterà questo tema con i seguenti relatori: l’astrofisica Ersilia Vaudo dell’Agenzia Spaziale Europea di Parigi (per indagare l’origine della coscienza a partire dall’origine delle stelle), il neuropsichiatra Franco Fabbro dell’Università di Udine (sul rapporto cervello-mente-coscienza), Neva Papachristou, insegnante guida dell’Associazione per la Meditazione di Consapevolezza A.Me.Co. (per indagare la pratica quotidiana di esercizio della coscienza). Ad ogni incontro sarà sempre presente Vito Mancuso che, nell’appuntamento conclusivo, farà una sintesi e una restituzione di quanto emerso nei precedenti incontri.

Il laboratorio – organizzato da Mismaonda cui Fondazione MAST ha concesso in uso gratuito l’Auditorium – è in programma lunedì 20 gennaio, lunedì 3 febbraio, lunedì 10 febbraio, lunedì 17 febbraio e si rivolge a quanti sono interessati a capire come mantenere l’etica nell’azione e nel pensiero e ad approfondire l’approccio teologico e filosofico alla contemporaneità.

Le iscrizioni sono aperte online al seguente link da lunedì 23 dicembre alle ore 12.00

Laboratorio Etica 2025 – Vivaticket [Link]

Il costo complessivo per assistere ai quattro appuntamenti è di 38,00 euro + diritto di prevendita. È possibile prenotare anche i singoli incontri a 10,00 euro + diritto di prevendita. MAST.Auditorium Via Speranza 42, Bologna

 

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Prossimi appuntamenti con Vito

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MONTECOSARO (MC) venerdì 17 gennaio Teatro delle Logge di Piazza Trieste 11, ore 21:15

Lectio Magistralis del prof. Vito Mancuso"Destinazione Speranza”; per partecipare: www.ciaotickets.com

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BERGAMO sabato 18 gennaio Teatro Donizetti  ore 11.00

Vito Mancuso:«Gesù: la rottura della Legge». Prenotazioni su VivaTicket
 
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Ubi Consistam

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L’ARMONIA È LA CHIAVE PER SALVARE IL MONDO. SOLO COSÌ POSSIAMO SOGNARE GIUSTIZIA E BELLEZZA 

La leva dell’intelligenza ci ha innalzati come teorizzava Archimede, ma serve una fede a cui appoggiarsi. Filosofia, religione o politica offrono una soluzione a patto di non crederle immobili, perché nulla lo è.

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Ubi Consistam [PDF]

Immaginatevi (com’è capitato a me) di dover esporre pubblicamente quale sia la vostra filosofia di vita, la vostra scala di valori, il punto di appoggio della vostra mente per orientarvi nel mondo: quale sia insomma il vostro “ubi consistam”. L’espressione latina è tratta dalla frase pronunciata da Archimede dopo aver scoperto il principio della leva: “Da ubi consistam et terram caelumque movebo”, “Datemi un punto d’appoggio e solleverò la terra e il cielo”. Qui però non è in gioco un punto di appoggio materiale, quanto piuttosto il punto di appoggio immateriale necessario alla coscienza per non smarrirsi nel labirinto della vita. Ebbene, come rispondereste?

Ad Archimede nessuno fu in grado di dare il punto di appoggio fisico richiesto e il mondo proseguì nel suo corso regolare. E fu proprio questa regolarità cosmica a costituire lungo i secoli il punto di appoggio mentale degli esseri umani. Così Shakespeare illustrava la situazione: “I cieli, i pianeti, e questa terra ch’è centro di ogni cosa, rispettano grado, priorità, rango, stabilità, corso, proporzione, tempo, forma, dovere e fedeltà col massimo rigore” (Troilo e Cressida, I,3). Su questa cosmologia si appoggiavano la religione e la politica, l’etica e l’estetica, producendo ciò che nella sua bellissima autobiografia intitolata “Il mondo di ieri” Stefan Zweig definiva “il mondo della sicurezza” …

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In difesa dell’amore di sè

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Volerci bene con misura ci aiuta nelle relazioni con gli altri e migliora il nostro senso di realtà. Non ha a che fare con il narcisismo che invece è un sentimento ottuso di fierezza, vanità e insicurezza.

In difesa dell'amore di sè [PDF]

Per essere compreso nella sua essenza il mito di Narciso richiede di venire accostato al mito di Eco. Narciso ed Eco rappresentano infatti i due estremi dell’amore: l’amore di sé che ignora completamente l’altro, e l’amore dell’altro che ignora completamente sé. Qual è la forma peggiore?  Narciso era bellissimo e coloro che l’incontravano, femmine e maschi, giovani e adulti, se ne innamoravano, ma egli respingeva sempre tutti. Eco, che era stata punita da Era con la privazione della possibilità di parlare se non ripetendo le ultime parole ascoltate (da qui il nome eco per il fenomeno acustico del ripetersi di un suono), un giorno vide Narciso e, come tutti, se ne innamorò. A causa della sua condizione però il dialogo produsse una serie di equivoci, fino a quando lei gli andò incontro per abbracciarlo ma lui si ritrasse sdegnato dicendole: “Toglimi le mani di dosso! Vorrei morire piuttosto che darmi a te!”. La povera Eco poté solo rispondergli “darmi a te” e scappò via in preda a una vergogna che la consumò progressivamente facendo rimanere di lei solo la voce …

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Le strade verso la pace interiore

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Costruire sistemi di rapporti autentici e armoniosi, con gli altri e con noi stessi. E coltivare il legame tra bellezza e spiritualità, generando energia positiva, attraverso la creatività, l’introspezione e la meditazione, nel tentativo di convivere con il caos che ci circonda e tracciare nuove strade verso la pace interiore. Intervista a Vito Mancuso RSI cultura di Michela Daghini

RSI Cultura [Link]

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Ridere di Dio

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CHARLIE HEBDO, LA DERISIONE DEL DIVINO E LA MALATTIA SPIRITUALE DELL’UOMO MODERNO

La risata ha un valore liberatorio, benefico, ma può essere legata anche ad aggressività, violenza, fino al bullismo. Prendere in giro Dio nasce dalla disperazione di chi ha perso la possibilità di sperimentare il senso del mistero.

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Ridere di Dio [PDF]

NOTA PREVIA. Come giustamente mi è stato fatto notare da alcuni lettori che ringrazio per la loro attenzione, il mio articolo contiene un’inesattezza linguistica in quanto il termine usato da Dante nel passo del Convivio da me citato, cioè “corruscazione”, significa sì manifestazione luminosa come ho scritto, o ancora meglio “lampeggiamento”, “bagliore di luce”, come scrive l’Enciclopedia dantesca, ma non ha nulla a che fare con “corrugamento”, come invece io ho scritto nell’articolo. Se avessi avuto a disposizione l’Enciclopedia dantesca e gli altri strumenti della mia biblioteca, credo che non sarei incorso nell’errore, ma non è stato questo il caso quando lavoravo a questo articolo, scritto di fretta dietro sollecitazione del direttore durante un tour di conferenze in una stanza d’hotel poco prima di prendere il treno. Gli errori, in ogni caso, sono errori ed è bello, per quanto sempre un po’ doloroso, riconoscerli ed emendarli, come sto facendo ora. Rimane comunque del tutto intatta la sostanza contenutistica dell’articolo che per questo ripropongo qui tale e quale. Vito Mancuso


Volendo considerare la questione del concorso satirico su Dio bandito da Charlie Hebdo dal punto di vista filosofico, occorre dire che i concetti in gioco sono due: il nostro ridere e il nostro rapporto con il divino (non necessariamente con il Dio unico dei monoteismi, ma con il divino; ovvero l’alto mistero che gli esseri umani da sempre hanno avvertito rispetto al loro esistere su questo pianeta) …

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Liberi di Vivere

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VITO MANCUSO – LIBERI DI VIVERE

Il senso delle cose oltre la finitezza della vita

«Se esiste un’anima, o comunque la si chiami, è al suo servizio che ho scritto questo libro» Vito Mancuso

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Tutti siamo a conoscenza del fatto che dobbiamo morire, ma lo sappiamo veramente? Negli anni facciamo esperienza della morte, della malattia, della vecchiaia: ma quanto siamo consapevoli che la vita che ha avuto inizio con noi — come tutto ciò che ha inizio in un tempo e in uno spazio — avrà una fine? Eppure senza questa consapevolezza non possiamo avere percezione della nostra stessa dimensione e condurre una vita libera, da individui liberi. È un paradosso: se non sappiamo la morte, non sapremo vivere. Vito Mancuso ci accompagna in una intensa riflessione su cosa significa accettare la finitezza dell’essere anche quando le domande restano senza risposta e la ricerca di un senso appare impossibile. Indipendentemente da come ognuno veda il dopo o concepisca l’eternità, che creda nelle fede religiosa, nel destino o nella fatalità, queste pagine — spirituali, ma non dogmatiche — segnano tracce per comprendere la preziosità della vita e viverla nella coincidenza di etica ed estetica, del bello e del bene. Perché solo se siamo bellezza, e produciamo bellezza, possiamo avere consolazione di fronte all’idea della fine.

Autore: Vito Mancuso Editore: Il margine (Trento) Collana: Annurca Anno edizione: 2024 in commercio dal 15 novembre 2024 Pagine: 80 – Brossura – EAN:9791259821393

Feltrinelli [Link] IBS [Link] Erickson [Link]

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Il metodo Kant

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Il nuovo libro del filosofo teologo dedicato alle domande di Kant sul significato profondo dell’esistenza umana. Solo la cultura ci aiuta ad arricchire la nostra interiorità.

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Il metodo Kant

Per ognuno di noi la vita ha una direzione orizzontale e una direzione verticale. La direzione orizzontale riguarda la natura e la storia dentro le quali ci ritroviamo inseriti e che ci trasportano in avanti come un interminabile tapis roulant. La direzione verticale riguarda noi stessi nella nostra singolarità, dal giorno in cui siamo nati fino al giorno in cui moriremo scomparendo dal tapis roulant della natura e della storia che in nostra assenza continuerà a scorrere imperterrito esattamente come aveva fatto prima del nostro arrivo. 

Le domande, a questo punto, sono due. La prima: che senso ha il continuo scorrere in avanti dell’interminabile tapis roulant della natura e della storia? C’è un fine che lo guida, uno scopo, una tensione verso una meta, o è solo un meccanismo insensato, un gioco beffardo con qualche risata e qualche guizzo di intelligenza, ma il cui unico vero risultato complessivo è solo un mare di lacrime e di sangue? …

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Destinazione Speranza

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VITO MANCUSO – DESTINAZIONE SPERANZA 

in libreria per Garzanti editore il 15 ottobre 2024

Mancuso - Destinazione speranza

Vito Mancuso Destinazione Speranza [PDF]

In un presente dominato da terribili conflitti, disastri ambientali e inquietudini diffuse, guardare al futuro con ottimismo sembra un’impresa sempre più ardua: ripiegandosi su se stesso, l’uomo sta a poco a poco perdendo la speranza in un domani migliore. Viene dunque da chiedersi: «Che cosa posso sapere? Che cosa devo fare? Che cosa mi è lecito sperare?». Cercando di rispondere a queste tre fondamentali domande, formulate per la prima volta dal filosofo Immanuel Kant, Vito Mancuso ci guida alla ricerca del significato più profondo e autentico della nostra vita. Togliendo alla ragione ogni pretesa di possedere un sapere su Dio e sull’avvenire, Destinazione Speranza rifonda il senso della nostra esistenza su un presupposto inedito e dirompente: la libertà di obbedire. Se saremo in grado di essere noi stessi in relazione con gli altri, di resistere all’egoismo favorendo la solidarietà, di ridare valore alla dimensione morale al fine di agire con responsabilità, allora non tutto sarà perduto: solo così, infatti, potremo definirci donne e uomini davvero liberi e guardare con speranza, ragionevole e fondata, al futuro che ci attende.

 ISBN: 8811010624 – Casa Editrice: Garzanti – Pagine: 288 – Data di uscita: 15-10-2024 – Edizione cartacea 18,00€

Garzanti [Link]  Feltrinelli IBS [Link]  Il Libraio [Link]

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Capisco Martina il corpo tortura

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Secondo il teologo, la donna triestina di 49 anni, tetraplegica, ha ragione. Ha denunciato l'azienda sanitaria dopo i no al suicidio medicalmente assistito.

Intervista di Valeria Pace a Vito Mancuso 

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Capisco Martina Il corpo tortura [PDF]

Rispettare la sacralità della vita, compito che ogni persona di retta coscienza deve sentire come proprio, significa rispettare la sacralità della libertà, che è il luogo dove il vivere si manifesta nel modo più intenso. Il filosofo e teologo Vito Mancuso non ha dubbi, è d'accordo con Martina Oppelli, l'architetta triestina di 49 anni resa tetraplegica dalla sclerosi multipla che chiede di poter accedere al suicidio medicalmente assistito, e dopo i ripetuti dinieghi ha scelto di denunciare l'azienda sanitaria (Asugi) per tortura … 

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La nazionalità non fa i cittadini. I popoli nascono dalla cultura.

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Nessuno Stato può "fare" esseri umani affermando la propria ideologia. Solo i regimi autoritari hanno sostenuto la coincidenza tra Stato e nazione

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Nazionalità [PDF]

 

“Fatta l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani”, si dice che dichiarò Massimo D’Azeglio all’indomani della proclamazione dello Stato unitario nel 1861. Da allora il processo del “fare” gli italiani non è mai terminato e giustamente la politica in questi giorni sta discutendo sulla sorgente che conferisce a un essere umano lo stato giuridico di cittadino italiano. Il tema è urgente, anzi improcrastinabile, sia perché direttamente riguarda molte persone che vivono in Italia che non sono cittadini italiani e lo vorrebbero essere, sia perché indirettamente riguarda tutti gli attuali cittadini italiani in quanto chiarificatore (in questi tempi così confusi) della loro identità. Cosa significa essere cittadini italiani? In che modo “si fanno” gli italiani? Per essere un cittadino italiano è necessario essere di nazionalità italiana? Qual è il rapporto tra cittadinanza e nazionalità?

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Il vero problema non è il patriarcato ma il culto della forza di cui siamo schiavi

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In piazza gli slogan contro l’uomo al centro della società, ma la radice del male è la venerazione del potere. Quella che aveva Margaret Thatcher e non Gandhi. A uomini e donne dico: l’unica liberazione è la cultura. 

Il vero problema non è il patriarcato [PDF]

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L’altra sera, invitato da mia figlia, ho partecipato con lei e il suo ragazzo alla manifestazione contro la violenza sulle donne organizzata a Bologna da “Non Una di Meno”. C’erano diverse migliaia di persone, per lo più giovani, in maggioranza donne, ma anche noi uomini non eravamo pochi, ho persino intravisto alcuni signori definibili, come me, “di una certa età”. Cartelli, fischietti, alcune trombe, qualche pentola e relativi cucchiai, insomma le solite cose usate da sempre nelle manifestazioni per fare baccano e farsi notare. Di nuovo, per lo meno per me, c’erano le chiavi di casa, agitate da molte ragazze per simboleggiare con il loro tintinnio che neppure in casa si sentono sicure. Le agitava anche mia figlia, però con l’altro braccio si stringeva a me, quindi quel suo gesto non mi preoccupava. Al di sopra ovviamente svettavano gli slogan, gridati con forza e passione dalle giovani donne. Il più ripetuto era il seguente: “Lo stupratore / non è malato, / è figlio sano / del patriarcato” …

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Il Dono della Gioia

VITO MANCUSO – IL DONO DELLA GIOIA

in libreria per Garzanti editore dal 5 novembre 2024

Mancuso - Il dono della gioia

La bellezza è invenzione o scoperta? La libertà esiste davvero? Come imparare a provare un senso di meraviglia davanti a ciò che ci circonda? E da dove trarre la forza di svincolarci da quei pregiudizi e da quelle abitudini che ci impediscono di costruire un rapporto autentico con gli altri e con noi stessi? Nel rispondere a queste e a molte altre fondamentali domande, Vito Mancuso paragona l’esistenza a un esperimento che potrà considerarsi riuscito soltanto se saremo in grado di far nascere dentro di noi la gioia di vivere. Saper assaporare la meraviglia di essere vivi e generare bellezza dentro e fuori di noi è infatti «il sigillo dell’essere umani»: solo a partire da questa consapevolezza potremo trovare il coraggio di essere chi siamo e di condurre una vita autentica. Il dono della gioia riunisce tre libri fra i più amati di Mancuso (Non ti manchi mai la gioia, La via della bellezza, Il coraggio di essere liberi), accomunati dal medesimo intento: proporre a lettrici e lettori una vera e propria filosofia di liberazione spirituale che spieghi in modo concreto come rendere l’esistenza di ciascuno di noi un’opera d’arte.

Vito Mancuso Il dono della gioia – ISBN 978881101532 Casa Editrice Garzanti, saggi 448 pagine cartonato. Prezzo di questa edizione cartacea 22,00€

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