"Leggere e scrivere aspettando la libertà"
"Levarsi la cispa dagli occhi" è il titolo del documentario che getta luce su quello che avviene in carcere e non è visto dagli occhi di chi ne è fuori. Mi piace leggere questo titolo come un invito lanciato ad alta voce da tutti coloro che hanno reso possibile la creazione di questo film. Suona così: "Levatevi la cispa dagli occhi!"

"Levatevi la cispa dagli occhi" viene rivolto in primo luogo a chi è fuori dalle mura: liberatevi dall'idea comune che avete dal carcere perchè ad Opera sta succedendo qualcosa che può diventare modello per altri sistemi carcerari.
I detenuti che si vedono in questo film sono persone libere nello spirito, hanno ritrovato un nuova libertà, un motivo di vita all'interno del carcere attraverso i percorsi di lettura e scrittura creativa. In secondo luogo l'invito è rivolto a chi è dentro e non vuole vedere l'opportunità che gli è davanti agli occhi.
L'immagine che più mi ha colpito della giornata all'interno del carcere è quella dopo la proiezione: i protagonisti del film sono saliti su palco e si sono rivolti a tutti gli altri detenuti che probabilmente non credono all'importanza del progetto. E allora l'invito più forte è rivolto a loro con le parole di Dino: "Leggere e scrivere all'interno del carcere è importantissimo per non essere fagocitati da questa realtà".
Mi auguro che questo film possa far conoscere questo progetto a più persone possibili, a partire dai giovani, che sono la nuova generazione, all'interno della quale deve formarsi l'idea che il carcere non deve solo essere "punitivo" ma anche "costruttivo".
Giovanni Liva – 21 anni

Andrea Niada – 22 anni (Laureato in teatro e performance)
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