Destinazione Speranza a Periscritto

Periscritto La voce dei Libri è un Podcast creato nel 2016 da Marzia Tomasin, e oggi sostenuto da Utopia Impresa come progetto culturale.

Destinazione Speranza a Periscritto [Link]

«In questo libro Vito Mancuso affronta il tema della speranza attraverso il pensiero del filosofo tedesco Immanuel Kant. In un presente dominato da terribili conflitti, disastri ambientali e inquietudini diffuse, guardare al futuro con ottimismo sembra un’impresa sempre più ardua. Se saremo in grado di essere noi stessi in relazione con gli altri, di resistere all’egoismo favorendo la solidarietà, di ridare valore alla dimensione morale al fine di agire con responsabilità, allora non tutto sarà perduto: solo così, infatti, potremo definirci donne e uomini davvero liberi e guardare con speranza, ragionevole e fondata, al futuro che ci attende. Il metodo Kant che l’autore suggerisce in questo libro consiste nel primato della dimensione morale e la speranza emerge come un bisogno universale. In particolare Kant collocò la speranza tra le tre dimensioni costitutive della vita umana, accanto alla conoscenza e il dovere. Il che significa che un essere umano onora la sua natura umana se aspira a incrementare la conoscenza, se agisce rettamente e se coltiva la speranza». Marzia Tomasin

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Difendiamo la cultura del diritto

BASTA CON IL TORPORE, DIFENDIAMO LA CULTURA DEL DIRITTO CHE OGGI È INCARNATA DALL’UE

Intervista al prof. Vito Mancuso di Francesco Bei per Repubblica del 5 marzo 2025

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Cultura del Diritto [PDF] Image [PDF]

Vito Mancuso, filosofo e tra i massimi teologi italiani, aderisce con convinzione alla proposta lanciata da Michele Serra su Repubblica per una piazza pro Europa. «Mi sembra un'ottima idea, penso che il torpore vada combattuto. Personalmente è una cosa che mi coinvolge, che sento come importante». 

Qual è la posta in gioco? 

«Ovviamente non si tratta di lanciare una sfida Europa contro l'America, perché non dobbiamo mai dimenticare che agli Stati Uniti noi dobbiamo la libertà dalle due grandi dittature – il nazismo e il comunismo – che hanno devastato il secolo breve, il Novecento. Pensiamo anche alla costituzione americana, una delle più liberali che ci sia. Insomma, per me gli Usa rimangono un punto di riferimento per la libertà» …

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Il ruolo della teologia

IL RUOLO DELLA TEOLOGIA: CONVERTIRE LE RELIGIONI AL BENE COMUNE

Giovedì 27 febbraio 2025 il prof. Vito Mancuso inaugura il Centro di Formazione Ospedale Ferrero a Verduno CU

Intervista di Paolo Cornero per la rivista IDEA.

Il Ruolo della Teologia [PDF]

Tutto esaurito all’Auditorium di Verduno per la lectio del teologo laico e filosofo Vito Mancuso. I temi anticipati alla Rivista IDEA: dall’importanza della formazione continua alla medicina intesa come arte, sino alla riflessione sul “fine vita” e sul ruolo determinante dei ministri religiosi nel processo mondiale di pacificazione.

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Partiamo dal titolo: “L’insegnamento della medicina da Ippocrate all’intelligenza artificiale”. «Subito due precisazioni. La prima è che si tratta di un titolo che non ho scelto io, ma che mi è stato affidato: un po’ come i temi al liceo (sorride). La seconda: non ho ancora svolto il tema…»

Siamo arrivati in anticipo? 

«Meglio, così colgo con l’occasione per fare alcune riflessioni con lei, posso già immaginare il mio percorso».

Un onore costruirlo con lei …

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Officine di Spiritualità 2025

Venezia Isola di San Servolo da venerdì 4 a domenica 6 aprile 2025

III Edizione «L’INFINITO NEL CAVO DELLA MANO, Essere me, essere Tutto»

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Programma Completo Officine di Spiritualità 2025 [PDF]

LE OFFICINE DI SPIRITUALITÀ: CHE COSA SONO?

Le Officine sono un’occasione per coltivare la propria ricerca spirituale in modalità residenziale, vivendo un’intensa esperienza di formazione insieme a persone animate dal comune interesse per la dimensione interiore dell’essere umano. Nel meraviglioso contesto dell’isola di San Servolo, gioiello della laguna di proprietà della Città metropolitana di Venezia, i partecipanti delle Officine trascorrono tre giorni in compagnia di personalità significative del mondo della spiritualità, della scienza e della cultura, giunte sull’isola per esplorare insieme nuovi itinerari di conoscenza. L’evento è ideato e realizzato da San Servolo srl, società in house della Città metropolitana di Venezia, con il supporto di Infinityhub Spa Benefit. Il programma è a cura di Armando Buonaiuto, già curatore del Festival Torino Spiritualità e del Soul Festival di Milano.

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IL TEMA E GLI OSPITI

Tenere “l’infinito nel cavo della mano” scriveva a metà dell’Ottocento il poeta inglese William Blake, accostando nello stesso verso due misure che, sebbene apparentemente inconciliabili, tuttavia coesistono in reciproca e misteriosa relazione: quella dell’umano e quella dell’infinito a cui apparteniamo. Miniature d’universo, siamo infatti piccole parti in cui palpita il Tutto, ma fatichiamo a ricordarcelo, e così agiamo come se fossimo il vertice di una piramide, non la tessera di un mosaico senza confini. Nella terza edizione delle Officine di Spiritualità vorremmo allora provare a ritrovare la misura di questa relazione, per riflettere su quanto sia vasto e incalcolabile ciò che insieme a noi esiste, e stupirci di come la nostra piccolezza possa, con il pensiero, abbracciare le innumerevoli vite della terra, del mare e del cielo. Ad accompagnare i partecipanti in queste tre giornate di formazione umana e spirituale: l’astrofisica Ersilia Vaudo, il teologo Vito Mancuso, il sacerdote e saggista Paolo Scquizzato, la giornalista e divulgatrice scientifica Alessandra Viola, l’artista marziale e insegnante di meditazione Gabriele Goria, lo psicoanalista Claudio Widmann.


Gli interventi del prof. Vito Mancuso:

- Sabato 5 aprile ore 15.00 – 17.00 Sala Teatro «Il cielo in un fiore selvatico» conversazione tra Alessandra Viola e Vito Mancuso

- Domenica 6 aprile ore 9.45 – 11.30 Sala Teatro «Verso una nuova etica naturale» incontro con Vito Mancuso

Per il programma completo vedi il PDF allegato sopra. Costi e modalità di iscrizione dal 20 febbraio su:

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Cristiani servi dell’imperatore

Con Donald Trump si torna al IV secolo

Il teologo Vito Mancuso: "Gesù è l'esempio più radicale di opposizione al potere di questo mondo. Nella Bibbia giustificazione per qualunque efferatezza, ma va conservata l'umanità" 

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«Sarebbe rassicurante bollare il cristianesimo di Trump come una parodia. La questione è più sottile e preoccupante: è la rivitalizzazione di un'altra possibile forma di cristianesimo, quella che in Occidente avevamo superato con il Concilio Vaticano II», afferma il filosofo e teologo Vito Mancuso. 

Vance richiama San Tommaso per giustificare la deportazione dei clandestini. 

«La prima virtù cardinale è la saggezza, ovvero imparare a guardare e capire. Dobbiamo esercitare il discernimento. Magari potessimo dire che siamo di fronte a un finto cristianesimo. In realtà è uno dei possibili volti del cristianesimo e delle religioni. Anzi è il volto del cristianesimo che storicamente si è affermato di più. Nei secoli passati in tutti i Paesi occidentali vi erano cappellani militari che benedicevano le armi e arringavano i soldati contro i nemici dall'altra parte, spesso cattolici come loro, si pensi, per esempio, alle guerre tra italiani e austriaci. Lo Stato medievale era espressione della religione e viceversa. Antico e Nuovo testamento sono ricolmi di divisioni: noi i puri da una parte, loro gli impuri dall'altra. Ci siamo massacrati per secoli in nome di divinità contrapposte …

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I guardiani della bellezza

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Villa Della Porta Bozzolo Casalzuigno (VA) Foto Stefano Casiraghi FAI Fondo Ambiente Italiano

Il Fondo per l’Ambiente Italiano compie 50 anni. Ha l’intelligenza che serve il bene. In un mondo che si consuma, la coscienza si educa anche attraverso la cura. L’intervento del prof. Vito Mancuso al convegno nazionale del Fai presso il Teatro alla Scala di Milano per il ’50 di fondazione.

I guardiani della belezza [PDF]

A volte ci si può sentire come l’antico profeta: “Voce di uno che grida nel deserto”. Che senso ha gridare nel deserto? Nessuno, lo fanno solo i pazzi, gli illusi, e appunto i profeti i quali gridano perché non possono non gridare, sia pure solo alla sabbia e al vento, perché sentono arrivare con angoscia il pericolo e dentro una voce insopprimibile li spinge a prendere la parola. Oggi siamo in pericolo. Forse mai come in questo tempo le anime sono state in pericolo. In altre epoche erano i corpi a esserlo, ora lo sono le anime: in pericolo mortale di essere ridotte a “anime morte”, proprio come quelle descritte da Gogol nel suo indimenticabile romanzo …

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Riscoprire la vera obbedienza

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L’obbedienza resta fondamentale tra genitori e figli, professori ed allievi, cittadini ed autorità. Non è una virtù assoluta, ma le autorità e le istituzioni se la devono meritare

Riscoprire la vera obbedienza [PDF]

Fece bene don Milani nel 1965, esattamente sessant’anni fa, a dichiarare che “l’obbedienza non è più una virtù”? Io penso di sì, oggi però, guardando lucidamente la condizione della società, bisogna a mio avviso riaffermare il contrario: l’obbedienza è una virtù, una delle più alte. Le virtù e i valori, infatti, non sono degli assoluti, nulla nel nostro mondo ondeggiante lo è; sono piuttosto come dei cibi di cui l’organismo ha bisogno ora di più e ora di meno, ora più proteine e meno carboidrati, ora più carboidrati e meno proteine, a seconda delle stagioni, dell’età e della condizione particolare. Ai tempi di don Milani, in genere nella società e in particolare all’interno del clero a cui egli si rivolgeva (era infatti indirizzato ai cappellani militari lo scritto così intitolato) si proveniva da secoli in cui sul principio dell’obbedienza e la sua rigida gerarchia si era fondato ogni rapporto, quello che portava le mogli a obbedire ai mariti, i fedeli ai parroci, gli intellettuali ai politici, gli operai ai padroni, i poveri ai ricchi, le donne agli uomini. Si trattava di una logica antica e cristallizzata grazie all’educazione instillata fin dai banchi di scuola e ancora prima, la medesima sostanzialmente che aveva prodotto la servitù della gleba nel medioevo cristiano e la schiavitù nel mondo greco-romano. Dopo don Milani arrivò il Sessantotto che fece della disobbedienza il principio cardine dell’impegno civile e da allora essa è diventata sinonimo di autonomia e di libertà, mentre l’obbedienza di sottomissione e di servitù. Chi oggi infatti pensa più che l’obbedienza sia una virtù? …

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Trump e la Bibbia

QUELL'ABUSO DEL NOME DI DIO CHE RIMANDA INDIETRO LA STORIA

Trump giura sulla Bibbia e sostiene che il divino è con lui. Anche Netanyahu, Putin e gli islamisti dicono lo stesso. Ma comandare con libro sacro e spada, avere la missione di schiacciare gli altri popoli, non è genuina religiosità. 

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Trump e la Bibbia [PDF]

Sicuramente Trump è autorizzato dalla Bibbia a credere di avere Dio dalla sua parte. Anche Netanyahu lo è, anche Ben-Gvir, il politico dell’estrema destra israeliana che si è dimesso da ministro della sicurezza nazionale per protestare contro l'esile pace a Gaza perché voleva continuare il massacro. Anche Putin e il patriarca di tutte le Russie Kirill sono convinti di essere dalla parte di Dio e anche loro hanno fondati motivi biblici e teologici per crederlo. Anche Narendra Modi in India si sente protetto e guidato dal suo Pantheon integralmente hindu di Brahman, Shiva e Višnu. E naturalmente quanto a fede non sono secondi a nessuno gli islamisti vari, da Hamas a Hezbollah agli ayatollah iraniani che citano a memoria le sure del Corano per armare i loro uomini e inviarli a uccidere senza pietà …

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Laboratorio di Etica 2025 – La Coscienza

MANCUSO: «OGGI SI PREMIA L’INCOSCIENZA»

Il filosofo al Mast dà il via al nuovo ciclo dedicato alla Coscienza.«Con un'astrofisica perché la consapevolezza viene dalle stelle»,

Intervista di Letizia Gamberini per il Resto del Carlino

 Resto del Carlino [PDF] Corriere di Bologna [PDF]

Cielo Stellato

La coscienza come antidoto a questo tempo incosciente. È presto spiegato il titolo che il teologo Vito Mancuso ha scelto quest'anno per il suo Laboratorio di Etica, organizzato da Mismaonda e ospitato negli spazi di Fondazione Mast. Iniziato nel 2019, il ciclo che parte lunedì 20 gennaio alle 18.30 vedrà come sempre a fianco del filosofo alcuni ospiti:

si comincia con l'astrofisica Ersilia Vaudo dell'Agenzia Spaziale Europea di Parigi per indagare l'origine della coscienza a partire dall'origine delle stelle, e si prosegue con il neuropsichiatra Franco Fabbro dell'Università di Udine sul rapporto cervello-mente-coscienza (3 febbraio). II 10 febbraio ecco invece Neva Papachristou, insegnante guida dell'Associazione per la Meditazione di Consapevolezza A.Me.Co., per approfondire la pratica quotidiana di esercizio della coscienza (10 febbraio). Le conclusioni di questo viaggio-scambio sono affidate come sempre allo stesso Mancuso (17 febbraio, biglietti su Vivaticket) …

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La ribellione di Gesù

Il teologo Mancuso al Donizetti per le Lezioni di Storia: «L’ora di religione dovrebbe essere obbligatoria, ma laica»

Intervista di Sergio Rizza per il Corriere della Sera, edizione di Bergamo, venerdì 17 gennaio 2025 

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La ribellione di Gesù – La ribellione di Gesù1 [PDF]

Teologo, filosofo, docente universitario, Vito Mancuso terrà domani mattina alle 11, al Donizetti, la conferenza intitolata «Gesù: la rottura della legge». Sarà l’inizio del nuovo ciclo, dedicato ai «Ribelli», delle Lezioni di Storia.

Professor Mancuso, lei parlerà di un Gesù di rottura. Ma anche di obbedienza. A cosa? Alla coscienza?

«C’è una ribellione da parte di Gesù: politica, che ha portato alla sua morte in croce; e religiosa, che ha portato alla nascita di una religione completamente diversa dall’ebraismo, il cristianesimo. Quanto all’obbedienza, vale per Gesù ciò che vale per ogni essere umano. Si può essere ribelli per iconoclastia, o si può essere ribelli verso le ingiustizie, perché si obbedisce a un’esigenza profonda. E se anche Gesù, come io immagino, riteneva di obbedire a Dio, era sempre attraverso la coscienza che sentiva la percezione di questo comando».

Lei distingue il Gesù profeta apocalittico dal Cristo (unto, Messia) di San Paolo, più «astratto».

«È la questione decisiva. Una cosa è Gesù, una cosa del tutto diversa è Cristo. Un conto è Gesù con la sua spiritualità, che io chiamo gesuanesimo; un altro conto è il Cristo concepito da Paolo, la cui spiritualità si chiama cristianesimo. Noi conosciamo molto di più il secondo del primo» …

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